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L'Orto botanico

In diversi articoli ho fatto accenno ai colori della città di Palermo che seppur diversi e variegati sono molto coerenti e in armonia si uniscono nella rappresentazione di questo meraviglioso affresco urbano che racconta – con pennellate antiche centinaia di secoli che hanno stili di dominazioni e culture diverse – la storia della nostra città.

Il connubio verde e blu, per esempio, che sono solita accostare alla descrizione della costa di Mondello, è rappresentativo della vastità del mare che si incontra con la vegetazione alle spalle del borgo marinaro, partendo dal basso livello del giardino della Favorita fino ad arrivare agli alberi che sbucano dalle rocce di Monte Pellegrino.

Spostandosi, invece, nella parte centrale della città e del centro storico in particolare, lo sfondo cromatico è completamente diverso e diventa di un ocra antico e poi dorato quando è illuminato dalla luce del sole.

Ma esistono anche dei contesti in cui non c’è una separazione netta di queste tonalità, anzi dove è possibile trovarle tutte insieme, come a volerle esaltare contemporaneamente agli occhi di chi le osserva perché nessuna di queste sia secondaria all’altra.

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L’Orto Botanico è esattamente uno di questi contesti perché racchiude tutti i colori della città e forse anche di più.

Fondato alla fine del 1700, l’Orto Botanico di Palermo si erge appena al di fuori del quartiere della Kalsa, il quartiere arabo della città di Palermo, proprio davanti al mare e nei pressi del Foro Italico.

L’Orto è stato istituito a scopi didattici, in occasione della nascita della cattedra di Botanica e Materia medica dell’Accademia dei Regi Studi; infatti la sede attuale è stata selezionata per le dimensioni maggiori rispetto a quella originaria, non lontana ma inadeguata a contenere una vastità di specie vegetali che andasse oltre alle sole piante medicali.

L’ingresso dell’Orto Botanico è caratterizzato da un edificio in stile classico denominato Gymnasium, sede della scuola e luogo di conferenze. Al suo interno ci sono però altri complessi, più piccoli e diversi per le specie vegetali che ospitano, tra cui anche una parte dedicata alle piante acquatiche (denominata Aquarium, appunto) inaugurata nel 1798 a completamento dei plessi interni.

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Già con questa brevissima descrizione è possibile immaginare la vastità di colori e di stili che accoglie questo luogo tanto ameno.

Pensate, intanto, ad un edificio classico ma attorniato da una moltitudine di alberi e che lo sovrastano.

Immaginatevi che l’Orto botanico si erge all’interno di uno dei quartieri più antichi della città, dove predomina il colore giallo ocra degli edifici più moderni e il marrone delle mura di pietra del castello della Kalsa e di quelle che cingono Porta Felice.

Pensate, ancora, che entrando dentro a questa selva lo spettacolo si colora di tantissime altre sfumature, dei fiori e degli alberi, ma anche del mare che è proprio lì a fianco e che particolarizza quel profumo fresco e sempre di primavera con una nota di salsedine.

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Ancora una volta, uno scenario che sembra un ossimoro: una moltitudine di elementi molto diversi tra loro che però si mescolano perfettamente e per cui è difficile immaginare una alternativa più bella.

21.02.21

Scopri dove si trova l'Orto botanico

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